CAFFE' REGIONALI

Che noi italiani siamo grandi amanti del caffè ormai è risaputo.

Non ci accontentiamo però solo del classico espresso, infatti ogni regione del Belpaese ha un suo caffè tradizionale che accosta ai sapori tipici del territorio.

Da Nord a Sud ne abbiamo raccolti alcuni per voi ;)

Piemonte – Bicerin

Caffè, cioccolata calda e uno strato di panna liquida danno origine al caffè tipico piemontese da gustare rigorosamente con delle paste di meliga, frollini tipici del cuneese.

Val D’aosta – Caffe’ Alla Valdostana

Il cafè à la cognèntse  è un’esperienza sociale. Merito del contenitore comunitario in legno, detto grolla o coppa dell’amicizia.

Per ogni tazza di caffè ne serve mezza di grappa o di genepì, due cucchiaini di zucchero, una scorzetta di limone e di arancio, chiodi di garofano, cannella e ginepro.

Veneto – Caffe’ Padovano

Panna sopra l’ espresso a cui poi vanno ad aggiungersi il latte, una spolverata di cacao e dello sciroppo alla menta: ecco a voi il caffè padovano!

Calabria – Caffe’ Calabrese

Al caffè si aggiungono brandy e l’eccellente liquirizia calabrese.

E’ una ricetta molto semplice: in un bicchierino si mette lo zucchero di canna e il brandy, poi si scalda e si aggiunge una pastiglia di liquirizia frantumata. Unite l’espresso e bevete bollente.

Campania – Caffe’ Napoletano

In Campania il caffè viene gustato con crema di nocciole.

Questa è la base, poi ci sono tantissime rivisitazioni, tra cui quella con l’aggiunta di un ciuffo di panna.

Marche – Moretta Di Fano

La moretta era la bevanda dei pescatori di fine Ottocento.

Al caffè viene aggiunto un composto di rum, anice e zucchero scaldati con una scorza di limone.

Puglia – Caffe’ Alla Salentina

In Puglia il caffè è estivo.

Si tratta di raffreddare il caffè senza però annacquarlo e poi di dolcificarlo con il latte di mandorla di Bari o di Foggia.

Toscana – Ponce Alla Livornese

Il ponce alla livornese si tramanda da una ricetta dell’ottocento: caffè, rumme (ovvero il rum fantasia composto da alcol, zucchero caramello di colore scuro) e liquore di semi di anice verde macerati in alcol, chiamata la mastice.

Si aggiunge poi una fetta di limone per dare una nota agrumata.